Centinaia di commenti in cinese da alcuni giorni stanno inondando l’account su Google+ attivato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama nell’ambito della campagna per la sua rielezione alla Casa Bianca, il prossimo 6 novembre. Si tratta di commenti di ogni genere . Alcuni sono solo battute di spirito, ma altri sono esplicitamente di carattere politico contro il governo cinese, come la richiesta di porre fine al regime comunista, con inviti diretti al presidente Usa del genere: ” Vieni qui, a liberare la Cina” . O altri ancora che invece gli chiedono di favorire la liberazione dell’attivista per i diritti civili Chen Guancheng , agli arresti domiciliari. ” Signor presidente, vogliamo la libertà americana “, scrive ad esempio un internauta. Altri ancora sono invece esplicite richieste di aiuto pratic o, come ad esempio di una green card per emigrare negli Usa, accompagnate da commenti tipo: ” Non siamo barbari, siamo solo oppressi “. Pur non potendolo confermare al cento per cento, diversi analisti ritengono che si tratta di commenti provenienti dalla Cina, resi possibile dopo che dallo scorso 20 febbraio in molte parti della Repubblica Popolare si è riusciti ad accedere al sito di Google+ , che invece alla sua nascita lo scorso anno era reso inaccessibile in tutta la Cina dallo sbarramento internet.
Dalla Cina invasione su Google+ per Obama

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