Il ddl Gentiloni continua a fare discutere. Il punto più caldo riguarda la decisione di spostare sul digitale terrestre una rete Rai e una Mediaset. La tv di Silvio Berlusconi sostiene che questa sia una scelta politica, mentre in Rai si discute della possibilità di privatizzare un canale. Altro punto caldo, collegato al primo, riguarda le frequenze: il ddl stabilisce che, dopo aver venduto le frequenze del canale che andrà sul digitale, i soggetti che hanno due reti analogiche non possono più acquistare nuove frequenze. E’ il caso di Rai, Mediaset e, fino a dicembre, Telecom. Il ddl estende anche alla pay tv il limite del 20% dei programmi irradiabili controllati da un unico soggetto. Sul fronte dell’IpTv si stabilisce che Telecom debba fornire l’accesso alla rete a banda larga a tutti i soggetti autorizzati che lo richiedano. Sul fronte dell’Auditel, sarà l’Agcom a curare la rilevazione e la loro diffusione e chi falsifica o manipola i dati è punibile con la reclusione da uno a sei anni.
DDL GENTILONI: GIRO DI VITE SULLE FREQUENZE E CARCERE PER CHI MODIFICA DATI AUDITEL

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