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Ddl intercettazioni vicino a fiducia. Casson (Pd): notizie arriveranno solo dall’estero

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E’ imminente, alle 15, la riapertura della discussione in Senato sul disegno di legge sulle intercettazioni. La maggioranza spinge per stringere i tempi d’approvazione dopo aver applicato 13 modifiche al testo originario e si potrebbe giungere già oggi al voto di fiducia. L’approvazione è compatta nel respingere la, così definita, Legge Bavaglio, e la Fnsi ha chiamato a raccolta gli editori per una protesta “incalzante e incessante nella denuncia e nella resistenza fisica”. Editori che rischiano fino 464 mila euro se in pagina vengono pubblicate le intercettazioni e si troverebbero ad aver le mani legate nella Penisola. Ma non all’estero, come suggerisce (in)direttamente il senatore del Pd Felice Casson. ‘ ‘ Se la notizia segreta viene pubblicata all’estero non c’è nessuna possibilità di intervento da parte del nostro sistema e quindi il giornalista straniero per fortuna rimane esente da queste sanzioni” , ha dichiarato Casson, precisando che “entrano in gioco le norme generali del codice penale per i reati commessi all’estero. Per i reati molto gravi si procede lo stesso anche in Italia, per quelli medio gravi ci vuole l’autorizzazione del Ministero della Giustizia. Per questi reati, che prevedono solo sanzioni pecuniarie, multe o arresto fino a 30 giorni, penso che se le cose continueranno così non ci saranno possibilità d’intervento. Certe notizie le leggeremo solo all’estero” . O su giornali o supplementi formalmente pubblicati all’estero.   ”Noi – ha aggiunto Casson – cercheremo di riferire in parlamento, attraverso gli strumenti come interrogazioni e interpellanze tutto quello che ha rilevanza sociale e politica nel nostro paese. Qui si tratta di obbedire alla nostra carta costituzionale che garantisce la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati”.

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