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De Benedetti lascia. Il gruppo Espresso non si vende

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“Sono fiero di due cose: la coerenza del mio pensiero politico da quando ero presidente dell’Associazione degli studenti del Politecnico di Torino, e la mia passione per l’editoria, che resta una passione e una missione “. Lo ha detto Carlo De Benedetti nella conferenza stampa convocata per annunciare le sue dimissioni dalle cariche di presidente delle sue società. L’addio di De Benedetti è in realtà parziale in quanto ha mantenuto la delega per la nomina dei direttori delle testate del gruppo Espresso e si è assicurato il diritto di nominare il nuovo presidente dopo la morte di Carlo Caracciolo (15 dicembre 2008) che sarà ” una figura istituzionale da me prescelta “, ha precisato. Per ciò che concerne il gruppo, De Benedetti ha assicurato che ” resterà così ” e che ” finchè sono vivo non venderà “. La decisione è ” stata presa con serenità ” ed è legata al fatto che ” a fine anno compio 75 anni “, ha spiegato l’ingegnere che ha già abbandonato la presidenza, oltre che del gruppo Espresso, di Cir, Cofide e M&C. Per quanto riguarda Cir e Cofide , sono già stati convocati i consigli di amministrazione per giovedì prossimo, per la nomina di nuovi presidenti “non operativi, che non interferiranno con la vita dell’azienda”.

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