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Debutta Pitti Pets, gli animali da compagnia vestono il lusso

Un modello Poldo Dog Couture

Un modello Poldo Dog Couture

All’appuntamento fiorentino con la moda uomo è stato affiancato il primo “happening” di brand che producono prodotti raffinati per cani.

Il cane, si sa, in qualche modo assomiglia al padrone. E i cani dei padroni che vanno a Pitti Uomo non possono che essere elegantissimi. Per questo, l’appuntamento con la moda che si è svolto alla Fortezza da Basso di Firenze dal 10 al 13 gennaio ha avuto, per la prima volta, anche la sezione dedicata agli animali da compagnia Pitti Pets, con 15 brand che producono accessori, capi del guardaroba, cibo, beauty, oggetti e arredi “a quattro zampe”: collari-gioiello, guinzagli a guisa di cinture, abitini sartoriali, maglioncini artigianali, ciotole e giochi di design. Per chi può permetterseli, naturalmente.
Molti Italiani hanno la passione per gli animali domestici, cani e gatti in primis, e la tendenza non ha fatto che accentuarsi a partire dal lockdown del 2020 in poi. Così, complici i social e l’esempio di tante star, anche in Italia si è creata la fetta di mercato adeguata per il “lusso che abbaia”, tanto da ottenere uno spazio in un evento come il Pitti.
Una cuccia Duepuntootto

Una cuccia Duepuntootto

Alla Polveriera si sono presentate tutte insieme realtà di diversa esperienza, alcune già parecchio consolidate come Duepuntootto, che assembla cuscini e cucce rivestite di lana pregiata, talvolta di riciclo per strizzare un occhio anche all’ecologia. E poi ancora: un’azienda che produce alimentazione per animali più sana e sostenibile (Genuina Pet Food); una che dal 2016 produce collezioni di lusso per i cani più eleganti al mondo (Poldo Dog Couture); una che propone un progetto quasi “olistico”, con maglioni fantasia, pettorine e t-shirt organiche (The Painter’s Wife); e ancora accessori in pelle (Baurdelle e Frida Firenze), cappottini e maglioncini artigianali in cashmere e lana merino oltre a guinzagli in pelle di vacchetta e struzzo (Emma Firenze). Infine i pezzi della collezione Dotto, che nasce dall’incontro tra il design di Paola Navone-Otto e lo studio 2.8 design for dogs. L’occasione è stata utile anche per dedicare attenzione anche ai cani in attesa di adozione. Perché ci sono i padroni di lusso, è vero, ma ci sono ancora quelli che i cani li abbandonano.

di Daniela Faggion
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