Di nuovo polemica in Rai: L’Era Glaciale cancella l’intervista a Vauro

L’Era Glaciale, programma condotto in seconda serata da Daria Bignardi su Raidue, ha cancellato dalla scaletta della puntata dello scorso venerdì l’intervista al disegnatore satirico Vauro Senesi, accompagnato per l’occasione da Beatrice Borromeo. Motivazione ufficiale, il rispetto della par condicio in periodo di campagna elettorale. Vauro era stato invitato insieme all’erede di casa Borromeo per presentare il libro scritto con Marco Travaglio, Italia annozero. L’intervista si è svolta regolarmente ma, come spiegato dal direttore di Raidue Marano, si è poi deciso di non mandarla in onda. “ Una vicenda grottesca, non solo per me ma anche per i telespettatori. In apertura la Bignardi ha annunciato la nostra presenza, che poi però non c’é più stata ” ha chiosato il vignettista, già al centro di violente discussioni su usi e abusi della tv pubblica per una discussa puntata di Annozero sulle vicende del terremoto d’Abruzzo. La Rai ripiomba così nel vortice delle polemiche, alimentate dai diversi protagonisti della vicenda. La Borromeo, dopo aver risposto ad alcune domande della Bignardi sul suo ruolo nella trasmissione condotta da Michele Santoro, ha raccontato di alcune pressioni subite dalla redazione di Annozero, evidentemente scomoda ai vertici aziendali tanto quanto a quelli politici. Le affermazioni della giornalista hanno suscitato le ire di Marano, che l’avrebbe poi insultata e aggredita verbalmente fuori dallo studio del talk show. A rinfocolare la discussione ci ha pensato lo stesso Vauro , con dichiarazioni ironiche ma utili a chiarire il garbuglio della vicenda: “ L’intervista sarebbe stata cancellata a causa delle mie affermazioni non favorevoli a Berlusconi. Io posso essere tutto tranne che favorevole a Berlusconi. E non è certo una novità. In più ci siamo limitati a rispondere alle domande che ci sono state rivolte e che ruotavano intorno all’esperienza di Annozero. Francamente non ho capito perché ci hanno invitato. Non ho chiesto io di andare. Lo giuro sul Capitale di Marx ” La tv pubblica sembra sempre più sull’orlo di una crisi di nervi, tra incomprensioni e strumentalizzazioni che ne svelano le crepe interne.