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DIGITALE TERRESTRE: CHI L’HA VISTO?

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I governi europei hanno stabilito le date per il passaggio dal segnale analogico a quello digitale, ma il lavoro da fare è ancora moltoIl digitale terrestre sembra già passato di moda: dopo spot, telepromozioni, aiuti di stato, è calato il silenzio. In Italia Valle d’Aosta e Sardegna sono le due regioni interessate alla sperimentazione del Dtt. Lo switch off è previsto per il 16 marzo, una data ormai vicinissima, ma non è certo tutto sotto controllo. Secondo Aurelio Marguerettaz, assessore all’Innovazione della Valle d’Aosta, nessuna delle azioni concordate con il ministero delle Comunicazioni è stata avviata, cioè la campagna informativa, l’istituzione di un Call Center regionale, la realizzazione e messa in opera dei Servizi digitali che saranno veicolati sui nuovi canali. Per Marguerettaz “La data per il passaggio dal sistema televisivo analogico al digitale terrestre non può essere stabilita in maniera rigida e unilaterale; deve essere invece il risultato del lavoro sul territorio svolto in modo sinergico e partecipe con tutti gli attori coinvolti in questo cambiamento”. Occorrerebbe “coinvolgere adeguatamente e con i giusti tempi la comunità valdostana, gli operatori e le Associazioni di categoria e dei Consumatori e non solo distribuire decoder o adeguare i ripetitori”. La Val d’Aosta chiede che la sperimentazione avvenga per tutto il 2006, altrimenti la regione sarà costretta “a prendere le distanze da una sperimentazione diversa da quella concordata”. Insomma le cose non stanno procedendo benissimo e anche in Europa la situazione non è migliore. Un rapporto elaborato da Screen Digest rileva che molti mercati europei non riusciranno a rispettare le date previste per lo switch off dal segnale analogico. Ad avere i maggiori problemi saranno Italia, Francia e Spagna. “Lo switch off dall’analogico è al momento una priorità in molti paesi europei – dice Guy Bisson, senior TV analyst di Screen Digest – e sembra probabile che alcuni dei mercati televisivi più importanti dell’Europa non riusciranno a rispettare gli obiettivi. E’ plausibile che le date di switch off siano spostate. Molti mercati europei dovranno affrontare il fatto che saranno necessari consistenti investimenti nel corso dei prossimi anni per le attrezzature dei consumatori”.In Europa esiste però una prima della classe: la Germania. Lo switch off definitivo è previsto per il 2008 ma il segnale è già stato spento a Berlino, prima capitale europea tutta digitale. La Germania, secondo Screen Digest, “riuscirà a rispettare il proprio obiettivo ambizioso perché solo il 5% delle abitazioni tedesche ha esclusivamente il segnale analogico”. Nel paese infatti il mercato è dominato dalla tv via cavo e satellitare. Il Benelux e i paesi nordici vivono una situazione simile a quella tedesca. Le cose si fanno più difficili per UK, Francia, Italia e Spagna. Secondo Screen Digest alla fine del 2005 l’Italia era il paese europeo con il maggior numero di case con tv analogica (quasi 14 milioni). La Francia si piazzava al secondo posto con 12 milioni seguita da Spagna (9,3) e Gran Bretagna (7,5). Questi paesi, Italia esclusa, hanno fissato lo switch off fra il 2010 e il 2012. Dallo studio emerge che saranno Italia, Francia e Spagna ad avere i guai più grossi. Per rispettare lo swith off del 2008, il nostro paese infatti dovrebbe convertire al digitale terrestre 4,6 milioni di abitazioni l’anno, un obiettivo che secondo Screen Digest sarebbe “il più ambizioso d’Europa”. La Francia dovrebbe convertire 2,1 milioni di abitazioni l’anno e la Spagna si dovrebbe ‘accontentare’ di 1,6 l’anno; nel paese, però non è ancora stata lanciata una piattaforma digitale terrestre vera e propria. La Gran Bretagna avrebbe solo 803 mila abitazioni l’anno da convertire, un obiettivo raggiungibile visto il successo raggiunto dalla piattaforma Freeview.• Simona MontellaNEGLI USA ADDIO ALL’ANALOGICO NEL 2009Anche gli Stati Uniti hanno stabilito recentemente una data per lo switch off dal segnale analogico. La transizione al digitale terrestre terminerà il 17 febbraio 2009. Il Congresso statunitense ha approvato il piano che porterà allo switch off e ha destinato 1,5 miliardi di dollari per aiutare le famiglie con un reddito basso ad acquistare i decoder. Ogni famiglia riceverà due coupon da 40 dollari l’uno.

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