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Dirigenti Rai denunciano: azienda paralizzata

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L’ Adrai , l’associazione dei dirigenti Rai, dopo un’assemblea durante la quale è stato presa in esame la situazione aziendale fa sapere che si tratta di una “ situazione di paralisi e di stallo in cui da mesi ormai si dibatte il vertice aziendale”. E intanto il Consiglio di amministrazione e la Direzione generale Rai “sono giunti a due terzi del loro mandato triennale e si avvicina quindi il momento in cui la loro operatività e la loro incisività risulteranno sempre più ridotte” “Malgrado il tempo trascorso – si legge in un comunicato – siamo ancora in attesa di interventi sull’assetto organizzativo che – messo in piedi dalla Direzione generale Cattaneo, per realizzare un fortissimo accentramento burocratico nella prospettiva della quotazione in Borsa della Rai – ha definitivamente evidenziato tutti i limiti e le contraddizioni insite in quel modello: sovrapposizioni di competenze, conflittualità tra strutture, privilegio troppo spesso alle staff rispetto alle strutture operative, sia editoriali che produttive, inefficienza dei processi decisionali” Il presidente Franco di Loreto rincara la dose. “La dirigenza Rai è concorde nell’esprimere profonda e diffusa preoccupazione per la condizione attuale dell’azienda e tutti coloro che sono legati alla Rai da anni e anni di intensa attività per il successo del Servizio pubblico radiotelevisivo non possono non giudicare con crescente apprensione la situazione di paralisi e di stallo in cui da mesi ormai si dibatte il vertice aziendale” Un ulteriore, pesante segnale negativo è poi venuto – dice ancora l’Adrai – dall’ultimo rinnovo del Contratto di Servizio, “che ha visto prima la Commissione di Vigilanza all’unanimità e poi il Ministero delle Comunicazioni affastellare e far gravare sul Servizio pubblico tutta una serie di richieste, le più disparate, che peseranno ulteriormente sul conto economico intralciando seriamente qualsiasi possibilità di realizzare un effettivo progetto di innovazione e rilancio della Rai”.

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