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Dotcom è tornato, ecco Mega

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20 gennaio 2013, mattino in Nuova Zelanda. Come promesso, Mega, la nuova incarnazione di Megaupload, è online.  Kim Dotcom Schmitz ha mantenuto la promessa. C’è ancora la scritta Beta , ma intanto arrivano 100mila iscritti in meno di un’ora, che diventano poco dopo già 250mila. Kim posta immagini del “grand’uomo che ha reso possibile tutto ciò ” (il suo avvocato Paul Davison) e link a siti e testate che parlano di Mega. C’è anche un nuovo videoclip , che accompagna u n brano vagamente trash di tale Jayme Gutierrez, in cui Kim Dotcom viene dipinto come un robottone che combatte l’industria dei contenuti tradizionale, rappresentata da un dinosauro che lancia colpi di vhs e dvd oppure sguinzaglia macchinine ed elicotteri con la sigla dell’FBI. A vedere il sito fino a poche ore prima, il tutto aveva ancora l’aria di essere in costruzione, con annunci per la ricerca di investitori e partner per l’hosting; ma l’australiana Instra Corporation , fornitore di hosting e domain di fiducia del sito, sembra aver investito nella nuova società. O perlomeno, l’attuale ceo Brian Clarkson è uno dei soci di Mega Limited, mentre il fondatore e in precedenza ceo di Instra, Tony Lentino, è ora a capo di Mega.  Mega,  servizio di cloud storage con 50 Gb gratuiti per tutti, sembra solo un tassello di un programma più vasto, oltre a Megabox , dedicato alla musica e i cui proventi verrebbero condivisi con gli artisti, e Megakey .

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