Il system engineer John Coyne ha annunciato la fine dell’era gui di Windows 3.x, che da quasi diciottoanni sopravviveva a fianco dei sistemi più recenti. Dal primo novembre Microsoft ha cessato la distribuzione di licenze per la versione embedded di Windows for Workgroups 3.11, l’ultimo “ambiente operativo” sviluppato da Redmond prima della doppia rivoluzione consumer e professionale dei sistemi operativi Windows 95 e Windows NT. Windows 3.x è stato un passo storico importante, decretando l’espansione delle possibilità di accesso ai contenuti multimediali, del supporto alle decine di migliaia di colori delle schede SVGA dopo l’interregno del glorioso standard VGA a 256 colori tipico del DOS, ai drive CD-ROM, alla memoria espansa oltre il limite fisiologico del primo Megabyte delle CPU in modalità reale, tutto grazie all’adozione del concetto di “driver di periferica” che risulta centrale ancora oggi con XP, Vista e il futuro Windows Seven. Intanto, Microsoft si proietta nel futuro con le sue due ultime novità : il sistema operativo del cloud computing Windows Azure e Windows 7. Windows 3.11 è sopravvissuto sino a oggi, soprattutto perché è stato impiegato con successo nelle macchine automatiche dispensatrici di biglietti, nei registratori di cassa e persino nei sistemi di intrattenimento di alcuni voli di lunga durata delle compagnie Virgin e Qantas. Slashdot azzarda che ora l’uscita di scena Windows 3.11 potrebbe tradursi in uno switch di massa verso Linux.
E’ finita l’era di Windows 3.x e si aprono le porte per Windows 7

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