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È italiana la prima App per localizzare e spazzare via i rifiuti dal mare

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Si chiama Scubadvisor ed è la prima app al mondo interamente dedicata agli appassionati di immersioni dal risvolto green: grazie a un geolocalizzatore permette di localizzare i rifiuti in fondo al mare e di segnalarli. L’applicazione si rivolge a tutti i subacquei professionisti e in generale a tutti gli appassionati di immersioni. L’obiettivo è quello di coinvolgere direttamente chi ama fare immersioni e quindi ha a cuore l’ambiente marino. 

Scubadvisor nasce dall’idea di Marco Prandi e Alessandro D’Antonio e in collaborazione con Marevivo Onlus, associazione che si occupa della tutela del mare. L’app, disponibile gratuitamente per IOS e Android, consente a chi fa immersioni di monitorare i fondali e inviare foto dei siti danneggiati, fornendo all’associazione le coordinate GPS. Marevivo potrà così creare una mappatura di tutte le segnalazioni per monitorare i rifiuti e i luoghi dove è possibile recuperarli.

In Italia la contaminazione delle acque è dovuta principalmente alla cattiva depurazione e allo scarico illecito di rifiuti sulle spiagge. Solo il 15% dei rifiuti però si riversa sulle spiagge, la restante quantità galleggia in superficie o finisce sui fondali.

La tecnologia può venire in aiuto perché “nonostante le centinaia di migliaia di appassionati, quello della subacquea è un mondo ancora poco evoluto dal punto di vista tecnologico – spiegano gli ideatori della app – c’era bisogno di una piattaforma digitale che consentisse agli appassionati di avere a disposizione un sistema attraverso cui condividere le proprie esperienze”. 

La app non si limita però alla funzione di denuncia dei rifiuti, ma permette di localizzare fondali da esplorare o di prenotare un’immersione nei centri diving. È anche possibile segnalare la propria posizione durante le immersioni o postare foto delle esplorazioni subacquee per condividerle, contribuendo a mappare e far conoscere i più bei fondali del mondo.

 

di Serena Campione

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