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Ecco gli Oscar Green 2025

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I premi sono assegnati ogni anno in Italia da Coldiretti alle idee più innovative di giovani impegnati in agricoltura

Sono stati assegnati gli Oscar Green della Coldiretti, i premi alle idee nate dei giovani agricoltori italiani destinate a rivoluzionare consumi e servizi. Nel segno della sostenibilità e della creatività.

Il premio Campagna Amica è andato ad Amadou Baldeh, una storia esempio di integrazione, talento e determinazione: originario del Gambia, Amadou arriva in Italia a 27 anni e, grazie alla passione ereditata dai genitori, fonda un’azienda agricola in Valle d’Aosta. Inizia coltivando mirtilli, poi amplia la produzione con noci, nocciole caramellate, liquore e genepy essiccato, patate e altri ortaggi. Nel 2022 entra in Campagna Amica, partecipando al mercato coperto del capoluogo regionale.

La categoria Coltiviamo Insieme ha visto la vittoria del progetto “Oltre le sbarre con l’aeroponica” nato da un’idea di Luigi d’Alessio, operatore socio-culturale, socio attivo dell’Aps Oltre il Giardino, per il recupero di un’area verde all’interno delle mura carcerarie della Casa Circondariale di Poggioreale-Napoli. Utilizzando tecniche agronomiche innovative come l’aeroponica i detenuti coltivano piante fitoterapiche, poi commercializzate attraverso i mercati di Campagna Amica di Coldiretti.

Per Custodi d’Italia hanno vinto Elia, Emily e Dennis, tre fratelli con esperienze diverse, che a fine 2023 hanno deciso di rilanciare l’azienda agrituristica di famiglia a Cuneo, in Piemonte. Da una produzione basata su cereali e miele, passano al Castelmagno DOP, formaggio simbolo della valle. Rilevano la stalla e aprono un caseificio per trasformare e vendere direttamente i loro prodotti, anche attraverso l’agriturismo. Un progetto che valorizza l’agricoltura di montagna, creando nuove opportunità sul territorio.

Raffaella Tavone ha realizzato in Molise il primo pollaio hi tech con l’obiettivo di unire sostenibilità e benessere animale. Gli impianti di allevamento impiegano tecnologie avanzate per garantire condizioni ottimali: sensori controllano la temperatura dell’acqua e attivano il lavaggio automatico degli abbeveratoi, mentre luci interne simulano il ciclo naturale del giorno. Un sistema informatico regola temperatura, cibo e acqua in base all’età dei polli e alla stagione, tutelando così la loro salute. Il tutto gestibile direttamente da smartphone. Un progetto che gli è valso il primo premio nella categoria Impresa digitale e sostenibile.

L’Impresa che cresce è quella di Soraya Zorzettig da Udine, dove ha realizzato un innovativo e originalissimo glamping ispirato alle api. Ogni casetta/chalet a forma di alveare è realizzata in legno di larice e, grazie alla presenza di pannelli fotovoltaici sul tetto, è energicamente indipendente. Tali scelte sono frutto della decisione di rendere la struttura “plastic free”. Il glamping si trova tra i vigneti dell’azienda, al fine di garantire relax e pace ai clienti.

Per E’ ancora Oscar Green il premio è andato a Oscar e Andrea, giovani agricoltori sardi ispirati dall’economia circolare. Nel 2019 nasce la Società Agricola Pi’n’Pi, con l’obiettivo di innovare l’agricoltura in chiave sostenibile. Recuperano i fondi di caffè dai bar locali per coltivare funghi senza pesticidi né plastica. Questo substrato, ricco di nutrienti, permette – sottolinea Coldiretti – di ottenere funghi dal gusto intenso e con un alto contenuto proteico. A ciclo concluso, i residui vengono trasformati in cibo per lombrichi, chiudendo così il cerchio virtuoso del riuso.

Nella categoria Agri influencer prima piazza per Davide Codazzi, 29 anni, che racconta la vita d’alpeggio a 1500 metri in Val Gerola, terra del Bitto Dop, un formaggio dalle origini antiche. Durante la pandemia ha iniziato a condividere il suo lavoro online, unendo tradizione e comunicazione digitale. Oggi, grazie al profilo #modavegia, seguito da oltre 250mila persone, promuove la vendita dei suoi formaggi prodotti tra Buglio in Monte e Rasura. Da maggio a settembre sale in quota con 70 animali, tra vacche da latte e ovicaprini, facendo conoscere l’alpeggio a nuove generazioni.

di Daniela Faggion

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