Economia

La prima fase delle vendite del Melafonino è iniziata. I primi a poter metterlo acquistare sono stati gli utenti giapponesi e australiani, e in entrambi i Paesi si sono registrate lunghe code davanti agli Apple Store. Anche il co-fondatore di Apple Wozniak si è accampato per non perdersi l’evento.

A cinque mesi dal primo annuncio, Redmond a portato a termine l’acquisizione dell’azienda voip. L’offerta sul piatto è stata di 8,5 miliardi di dollari. Le società lavoreanno in sinergia per migliorare il servizio di telefonate online.

Le associazione dei consumatori di mezzo mondo si stanno organizzando perché il blocco di sistema che per tre giorni ha creato problemi agli utenti Blackberry non resti impunito. I clienti dello smartphone canadese sono intenzionati a rivalersi sulla compagnia canadese. 

I legali di Apple hanno fatto un’ulteriore richiesta al tribunale australiano: l’imposizione di misure più severe alla casa sudcoreana, al fine di evitare nuove violazioni dei suoi brevetti tecnologici. Richiesta che questa volta è stata respinta.

Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per 750 milioni di euro, destinata a investitori istituzionali. La grande richiesta, soprattutto internazionale, ha infatti permesso di collocare le obbligazioni a condizioni migliori da quelle inizialmente indicate.

Utile e fatturato di BigG hanno superato le attese degli analisti nel terzo trimestre dell’anno grazie a un aumento delle spese per la pubblicità online. Il motore di ricerca si assesta anche al primo posto del mercato della ricerca online.

Grande attesa per l’uscita domani dell’iPhone 4s. Sarà disponibile in Stati Uniti, Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito. In Italia e in altri 22 paesi arriverà il 28 ottobre.

Le vendite da luglio a settembre, stando alle stime preliminari pubblicate da Gartner e Idc, hanno conosciuto su scala globale un lieve incremento rispetto allo stesso periodo del 2010, nell’ordine del 3,2-3,6%. Il dato risulta essere inferiore alle precedente previsioni.

Il dato è significativo: 7 responsabili marketing su 10, secondo un’indagine condotta da Ibm, non è pronto all’esplosione che sta avendo il mercato attraverso il canale dei social network.

Appare sempre più probabile che la casa discografica sia venduta in due differenti tranches, corrispondenti alle due linee di business: la realizzazione di album e la produzione discografica. Citigroup, proprietaria del marchio, ha ricevuto diverse offerte d’acquisto.

L’azienda americana che fornisce una piattaforma per la distribuzione di contenuti via intenet secondo alcuni è stata vicina a essere acquisita da BigG. Voci però decisamente smentire dagli interessati.

Si fa sempre più strada di una fusione tra Aol e Yahoo!. Il ceo di Aol Tim Armstrong pensa a una cessione del valore di 1-1,5 miliardi di dollari. L’intesa ha l’obiettivo di creare un polo internet dall’audience maggiore, in modo da attrarre inserzionisti e pubblicità