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Emergenza riciclaggio dei rifiuti nelle regioni italiane.

Nel riciclaggio della carta l’Italia viaggia con 15 anni di anticipo sull’Europa.

Secondo l’ultimo rapporto Ispra, Roma differenzia il 51,2 per cento dei rifiuti urbani e ne manda in discarica oltre il 35 per cento, Milano invece ne differenzia il 67,4 per cento, mandandone in discarica meno del 4 per cento.

A Napoli la raccolta differenziata è appena al 47 per cento – contro il 64 per cento di Salerno e di Avellino o il 72 per cento di Benevento. Nel Lazio ogni abitante paga ogni anno 222 euro per la gestione dei rifiuti, contro i 139 euro in Lombardia o i 200 in Campania.

Il quadro emerso dal rapporto evidenzia nella capitale l’assenza totale di piattaforme integrate di trattamento dei rifiuti, uno dei due centri Ama di trattamento meccanico-biologico è stato chiuso, i siti di compostaggio sono pochi e poco diffusi e la discussione sul nuovo deposito di scarti è ancora aperta. Tra le misure previste dal Pnrr ci sono investimenti per 1,5 miliardi per la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento degli impianti esistenti.

Emerge inoltre la necessità di diffondere la cultura della differenziata tra i cittadini, intensificare i controlli e ridurre i costi: a Roma infatti la differenziata costa al cittadino oltre il 30 per cento in più che a Milano. Anche per questo il Pnrr ha posto come obiettivo quello di sostenere progetti “faro” nell’ambito dell’economia circolare a cui sono destinati 600 milioni.

Italia virtuosa su riciclo della carta

Sul fronte del riciclo della carta al contrario l’Italia è un esempio virtuoso, viaggiando con 15 anni di anticipo sull’obiettivo europeo. Nel 2020 infatti il tasso del riciclo degli imballaggi di carta e di cartone ha superato con 15 anni di anticipo l’obiettivo europeo.

Il settore è composto principalmente da imprese di piccole e medie dimensioni per un valore di produzione aggregato di circa 4 miliardi di euro.I benefici del riciclo della carta sono molteplici: limita la deforestazione e contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2. 

Gran parte dei fondi in arrivo dal Recovery Fund saranno investiti dall’Italia nell’economia verde, incluso il settore del riciclo della carta, e i risultati ottenuti dall’Italia potrebbero diventare un modello di riferimento in altri settori dell’economia circolare.

 

di Serena Campione

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