” E’ indispensabile dotarsi di una politica sull’innovazione di respiro strategico, che miri a far compiere un passo in avanti all’Italia, agendo su più fronti, e definisca una strategia di lungo termine, volta a conseguire lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni di nuova generazione nell’ambito di un chiaro e sostenibile Piano di Intervento Nazionale “. Lo ha dichiarato C esare Avenia, amministratore delegato di Ericsson Italia , nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, nell’ambito di una indagine conoscitiva sull’assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche. ” Oggi l’industria europea si trova ad affrontare, nel mercato delle telecomunicazioni, un paradosso senza precedenti sul tema della banda larga ” ha spiegato Avenia. ” P ur riconoscendone l’importanza per l’economia e la società, le prospettive di sviluppo nel breve e medio termine sono alquanto problematiche. Ericsson da sempre sostiene il ruolo chiave del mercato delle telecomunicazioni per la crescita e lo sviluppo del Sistema-Paese. Attualmente, infatti , esistono le basi progettuali su cui fondare una nuova fase di evoluzione , ma è indispensabile dotarsi di una politica sull’innovazione di respiro strategico, che miri a far compiere un passo in avanti all’Italia, agendo su più fronti, dotando l’intero territorio e le diverse categorie di cittadini di questa capacità, in termini infrastrutturali, formativi e strumentali. La banda larga non solo rappresenta un enorme potenziale in termini di benefici per i consumatori e le imprese in tutta l’Unione Europea, ma stimola e sostiene l’evoluzione sociale e l’innovazione anche in zone prive di infrastrutture, permettendo ai Paesi di crescere. Viceversa la mancanza di accesso al broadband porta a un allargamento del cosiddetto digital divide. Il coordinamento dell’Unione Europea – ha aggiunto l’amministratore delegato di Ericsson Italia – diventa un indispensabile strumento di crescita e favorisce nuove dinamiche concorrenziali e politiche industriali altrimenti difficilmente sostenibili singolarmente da un qualsiasi Stato membro . Il dibattito tecnologico, economico e regolatorio sulle Telecomunicazioni in Italia, ma anche in Europa e nel mondo, ruota oggi intorno alle reti di nuova generazione (NGAN). Infatti oggi sono disponibili sul mercato le soluzioni tecnologiche che permetteranno agli operatori fissi e mobili la più ampia offerta di servizi multimediali a banda larga, ma è necessario garantire che la gestione della rete di accesso sia oggetto di una scelta sostenibile anche nel lungo termine. Una delle condizioni fondamentali per un rapido sviluppo della nuova rete NGN – ha sostenuto Avenia – è quello di stabilire da subito delle aree di priorità per gli investimenti. L’auspicio è dunque quello di incidere presto ed in modo deciso sullo sviluppo della banda larga in Italia e sul digital divide, attraverso una politica che : 1) promuova un’azione strategica europea, salvaguardando la concorrenza e la liberalizzazione; 2) definisca una strategia di lungo termine, volta a conseguire lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni di nuova generazione nell’ambito di un chiaro e sostenibile Piano di Intervento Nazionale; 3) preveda un importante dispiegamento di risorse pubbliche in concorso con le risorse di tutti gli operatori privati che intervengono sul settore; 4) supporti la definizione di appropriate policy di sviluppo, mediante il controllo di chiari e definiti piani d’investimento; 5) tuteli gli investimenti sostenuti dal mercato nel suo complesso; 6) agevoli gli investimenti industriali mirati allo sviluppo dell’innovazione e dell’interoperabilità delle reti fisse e mobili e della concorrenza; 7) premi l’uso di servizi innovativi che offrono al consumatore elevate velocità d’accesso ed elevati standard di qualità abilitati dalla convergenza delle reti fisse e mobili. Solo lo sforzo comune e una condivisione d’intenti su una visione strategica a lungo termine – ha concluso Avenia – p ermetteranno in tempi certi e a tutto il Paese di avere una rete adeguata ai servizi a banda larga sia su rete fissa che mobile e portarci così nuovamente all’avanguardia nel mondo “.
Ericsson: necessario piano europeo per la banda larga

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