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ESTATE DI PASSIONE PER IL CALCIO

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La nuova legge sulla vendita dei diritti tv e la sentenza di Calciopoli lasciano in ansia tifosi e società: cosa ci aspetta al rientro dalle ferie?Se finora l’estate ci ha regalato un caldo torrido, quello che attende i tifosi e il mondo del calcio per il prossimo mese sarà decisamente rovente. La nuova legge che riporta alla vendita collettiva dei diritti televisivi e lo scandalo di Calciopoli con le sentenze definitive della giustizia sportiva daranno uno scossone non indifferente all’intero settore. I tifosi resteranno con il fiato sospeso e il cuore in gola fino al fischio d’inizio del prossimo campionato per sapere dove seguire la propria squadra del cuore. Mediaset, Rai, Sky, Sportitalia, La7 e gli altri operatori di tlc impegnati nella partita dell’acquisto dei diritti staranno invece con il portafogli ben stretto e gli avvocati in agguato.Il Consiglio dei ministri ha approvato il 21 luglio la nuova legge delega in materia di diritti tv, i cui decreti amministrativi saranno emanati dal governo entro sei mesi. Dal primo luglio 2007 i diritti televisivi del calcio saranno venduti collettivamente e per singola piattaforma di trasmissione. La Lega Calcio, contitolare dei diritti insieme ai singoli club, organizzerà gare separate per assegnare i diritti per il digitale terrestre, per il satellite, per i tivufonini e per internet. Nessun operatore tv potrà partecipare a una gara per l’assegnazione dei diritti su una piattaforma che non esercita. Cosa che aveva fatto Mediaset acquistando i diritti di alcune squadre per tutte le piattaforme, per poi rivendere quelli satellitari a Sky. L’Antitrust ha stabilito che Mediaset aveva violato il divieto di abuso di posizione dominante e ha deciso che può mantenere l’esclusiva solo per il digitale terrestre e deve cedere a terzi gli altri diritti. Altra novità della legge delega riguarda i ricavi della vendita che saranno divisi per metà in parti uguali tra le squadre e per l’altra metà redistribuiti anche in base al bacino di utenza e ai risultati sportivi, ferma restando una quota destinata alla mutualità generale. La durata dei contratti dovrà essere “ragionevole”, presumibilmente di due-tre anni. Il testo parla anche di forme di salvaguardia dell’emittenza locale e di una disciplina speciale per la vendita centralizzata sulle piattaforme emergenti. Sulla corretta applicazione della nuova normativa vigileranno l’Antitrust e l’autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Il punto più delicato della normativa riguarda la transizione tra il vecchio e il nuovo, ovvero i contratti già stipulati dai singoli club. La disciplina transitoria dovrà distinguere tra i contratti stipulati prima del 31 maggio 2006 e quelli sottoscritti successivamente. Poi si tratterà insieme alle squadre e alle emittenti per un adeguamento progressivo alla nuova legge che non sia lesivo dei contratti già stipulati. Mediaset ha già acquisito i diritti di Juventus, Milan, Inter, Roma e Lazio fino al 2008-2009, con opzione sul 2009-2010, per tutte le piattaforme (ha rivenduto a Sky quelli per il satellite) e quelli di Livorno e Messina fino al 2009-2010. Mediaset Premium seguirà anche gli incontri di serie A di Atalanta e Torino e di altre squadre in via di definizione che rappresenteranno circa il 50% della serie A. Dal prossimo campionato saranno trasmesse in diretta tutte le partite in trasferta di Milan, Inter, Roma, Torino e Lazio, anche sui campi di squadre su cui La7 possiede i diritti tv. Sky ha i diritti per il satellite di Juventus, Milan, Inter, Lazio e Roma fino al 2008-2009 e quelli di Livorno e Messina fino al 2007-2008. La7 la scorsa stagione aveva i diritti per il digitale terrestre delle partite giocate sui campi di Bologna, Parma, Reggina, Brescia, Lecce, Chievo, Fiorentina, Palermo e Cagliari e, grazie a un accordo con Mediaset, trasmetteva nell’intervallo e alla fine della gara i goal delle altre partite. Per la prossima stagione i contratti sono in via di definizione.Questa situazione si è ulteriormente complicata con lo scandalo di Calciopoli che si è concluso -salvo ricorsi alla giustizia ordinaria- con le sentenze della Corte federale del 25 luglio. In primo grado le condanne per le quattro squadre imputate -Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio- erano state più pesanti, con Juve, Fiorentina e Lazio in serie B e Milan in A ma esclusa dalle coppe europee. In secondo grado la giustizia è stata decisamente più mite, punendo di fatto solo il club bianconero e relegandolo alla B con 17 punti di penalità. Scongiurata la débacle della serie A, il massimo campionato calcistico vedrà il Milan partire con 8 punti di penalità e l’ammissione con riserva ai preliminari della Champions League, la Fiorentina a -19 punti e la Lazio a -11. La sentenza probabilmente porterà a una nuova negoziazione dei diritti tv con i vari operatori.Ancora non è chiaro quale sarà lo scenario definitivo, ma la Juventus retrocessa in serie B con 17 punti di penalità è la squadra che in termini economici perderà di più. Si stima che le perdite potrebbero essere di circa 100 milioni di euro, tra diritti televisivi (il contratto con Mediaset era di 218 milioni per due anni, dal 2007 al 2009), due scudetti annullati, sponsor e altri contratti. Come quello stipulato con la Rai sulla cessione delle immagini d’archivio che prevedeva anche la realizzazione di una fiction sulla storia della Vecchia Signora e un canale dedicato, Juventus Channel, per un valore stimato in circa 28 milioni. Dopo la sentenza di primo grado di Calciopoli, la Rai ha chiesto alla società di ridiscutere i termini dell’accordo. Sky aveva affermato che anche se la Juventus fosse andata in B sarebbe rimasta nel suo bouquet, ma non ha precisato a che condizioni. Salve Fiorentina e Lazio che, essendo rimaste in A, andranno sul satellite, magari con qualche sconto sui diritti viste le penalizzazioni.Mediaset ha fatto sapere che per il prossimo campionato non rinegozierà i diritti per il digitale terrestre con la Juventus. Se il club dovesse rimanere in B anche per il campionato 2007/2008, una ridefinizione sarebbe però necessaria. Mediaset si è già mossa anche sul fronte dei diritti in chiaro per il campionato di serie A chiedendo alla Lega Calcio di ridimensionare i termini economici del contratto. Lo scorso anno l’azienda si era aggiudicata i diritti tv per il campionato di serie A in chiaro strappandoli alla Rai con un’offerta di 61 milioni 569 mila euro a stagione. Il contratto ha durata di tre anni e riguarda l’acquisto dei diritti tv per le stagioni sportive intercorrenti tra il primo luglio 2005 e il 30 giugno 2008. Con la Juve in serie B e le altre tre squadre penalizzate il valore della serie A è diminuito, sostengono i vertici Mediaset, che per ora hanno pagato alla Lega Calcio la prima tranche del prossimo campionato. Va bene a SportItalia che, avendo acquistato i diritti per digitale terrestre, satellite e internet della serie B fino al 2008, si ritrova ora ad avere tra le squadre anche la Vecchia Signora, con un conseguente aumento del valore dei diritti tv. Infine, tira un sospiro di sollievo la Rai, che dalla prossima stagione ha i diritti in chiaro della Champions League dalla quale è stata esclusa solo la Juventus (il 2 agosto la Uefa scioglierà la riserva sul Milan). Tutte le 125 partite della prossima Champions League saranno visibili su Mediaset Premium.• Paola Giudiceandrea

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