Site icon Telepress

Etichette discografiche smentiscono l’accordo con QTrax

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Dopo l’annuncio fatto al Midem a Cannes, Allan Klepfisz, presidente di QTrax, il servizio che promette diffusione di file musicali gratuitamente e legalmente mediante la tecnologia p2p, deve fare i conti con le prime smentite. Klepfisz aveva assicurato di aver ottenuto l’approvazione di Universal, SonyBmg, Emi e Warner  e aveva promesso un catalogo di 30 milioni di brani. Le prime smentite ufficiali sono arrivate da Warner, Emi e Universal , che hanno assicurato di non aver accordato alcuna autorizzazione. Universal e Emi starebbero valutando la possibilità, mentre Warner si è dissociata totalmente dal progetto. SonyBmg ha precisato, attraverso le parole del suo direttore generale per il Sud Europa Andrea Rosi, che “avevamo un accordo, ma solo con gli Stati Uniti, per un servizio che poi non è stato lanciato”. “Abbiamo già firmato tantissimi contratti, da YouTube a MySpace a Yahoo. Ma QTrax è diverso: si tratta di download e non di streaming, è una cosa un po’ più particolare”, ha aggiunto Rosi. Più accomodante l’ottica della Siae, che ha reso noto di essere in trattative con la società Usa che ha lanciato QTrax, “la Siae è sensibile al progresso delle nuove tecnologie, soprattutto quando esse favoriscono non solo la distruzione ma anche il controllo delle utilizzazioni delle reti internet e consentono agli autori di ottenere i giusti compensi per il loro lavoro creativo”, ha spiegato il presidente Giorgio Assumma. In seguito alle smentite delle quattro major, il papà di QTrax è intervenuto assicurando che ” chiariremo l’esatta natura del supporto tra breve tempo . E dato che siamo il primo servizio peer to peer legale che ha scelto di spendere quasi cinque anni per ottenere tutte le licenze necessarie, attiveremo il download solo quando avremo la firma definitiva su ogni singolo contratto”.

Exit mobile version