L’associazione che riunisce gli operatori europei delle telecomunicazioni è contraria a qualsiasi imposizione per quanto riguarda la separazione funzionale nel settore della telefonia, uno dei punti chiave della riforma delle tlc che il commissario Ue, Viviane Reding, presenterà all’esecutivo europeo il prossimo 13 novembre. Gli operatori europei riuniti nell’ Etno nel corso dell’assemblea generale dell’associazione hanno presentato le loro osservazioni e le loro posizioni sulla revisione del quadro comunitario nel settore delle comunicazioni elettroniche. Secondo l’Etno la separazione funzionale è una misura i cui costi sono superiori ai benefici attesi e che comporta enormi rischi per gli investimenti nelle reti di nuova generazione. Una simile posizione era già stata espressa dagli uffici del commissario Ue alla concorrenza, Neelie Kroes. Il prossimo anno la presidenza dell’associazione europea degli operatori di telecomunicazioni sarà affidata a Telecom Italia, con la chairmanship di Luigi Gambardella, vice presidente dei rapporti con le istituzioni internazionali di Telecom. La prossima assemblea generale si svolgerà a Venezia dal 22 al 24 ottobre 2008. Di Etno fanno parte oltre quaranta operatori di comunicazioni fisse e mobili in Europa, che rappresentano complessivamente un turnover pari a 250 miliardi di euro, investimenti pari a 37 miliardi annui (il 70% dell’intero settore).
Etno: no a imposizione su separazione reti

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