Durante la Conferenza organizzata dalla presidenza portoghese dell’Ue, l’Europa ha affrontato la necessità di ottimizzare l’utilizzo delle tecnologie Rfid all’interno di quella che è stata definita era de “internet delle cose”. “Siamo affrontato una reale sfida a livello europeo, è necessario preparare il Portogallo e l’Unione Europea a stare in prima linea per ricerca, sviluppo e diffusione di queste nuove tecnologie”, ha affermato Manuel Heitor, segretario portoghese della Scienza e delle Tecnologie. Vivane Reding, commissaria europea per la società dell’Informazione e i Media, si è detta grata dei risultati che sono stati raggiunti grazie all’utilizzo dell’Rfid e ha spiegato che la nuova fase dell’Information Society, la sovracitata “Internet delle cose”, consisterà nella trasformazione del web in un ruolo più attivo: non solo link all’interno di un computer ma un vero e proprio creatore potenziali di oggetti. Vivane Reding ha anche aggiunto che la Commissione realizzerà nella primavera del 2008 una regolazione della privacy che tuteli l’introduzione delle applicazioni Rfid.
Europa con l’Rfid entra nell’era de “Internet delle cose”

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