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EUTANASIA E IL DIRITTO DI ENTRARE NELL’AGENDA TV

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Uno dei parametri che sovente viene applicato dai format dell’informazione televisiva per la scelta degli argomenti riguarda la visibilità ottenuta da una determinata notizia sui quotidiani. Trasgredendo per una volta ci ritroviamo così a parlare di un programma che non è andato in onda! O per meglio dire di un episodio che non ha trovato spazio in tv, a parte una citazione nel tg de La7, malgrado la forte eco ottenuta sulla carta stampata. Ci riferiamo alla proiezione del film “Exit, il diritto di morire” tenutasi a Torino lo scorso 18 gennaio nel liceo “Albert Einstein”. Silvio Viale, ginecologo presso l’ospedale torinese Sant’Anna e sostenitore di tante battaglie care al Partito Radicale (ricordiamo solo quella per la Ru486), è stato invitato dagli studenti in autogestione per presentare il Dvd prodotto in Svizzera e dare vita al dibattito su un tema delicato quale l’eutanasia. Certo, poi sono seguite le polemiche, le prese di posizione degli insegnanti cattolici (“Viale si candida alle elezioni ed è venuto a fare propaganda politica”)… magari ci sarebbe da ridire qualcosa pure sui termini usati dal “Corriere della Sera”, tipo “Dottor Morte” alludendo a Viale. Il disinteresse da parte della televisione verso l’episodio fa però sorgere il sospetto che alcuni argomenti debbano rimanere tabù. Handicap che vale per l’eutanasia anche se importanti personalità del mondo scientifico come Umberto Veronesi, il quale intelligentemente parla di scelta laica e soggettiva, spingono per fare entrare il cosiddetto “testamento biologico” nel dibattito politico (Viale, tra l’altro, è un esponente del neonato movimento Rosa nel Pugno). Questo non è sufficiente per guadagnare le vetrine televisive, come per esempio quella di “Primo piano”. “La problematica è importante – sostiene Luciano Campriccoli, autore del programma di Raitre – e magari più avanti ne parleremo, ma in questo momento l’agenda è dettata dalla realtà di una campagna elettorale al veleno”. Non stentiamo a credere al futuro interessamento di “Primo piano” che recentemente ha dato spazio a istanze care a Marco Pannella e Emma Bonino (nella foto). Ma al tempo stesso è preoccupante che l’agenda in oggetto releghi in secondo piano una tematica come l’eutanasia che appartiene al nostro vivere quotidiano (anche se ciò sembra un ossimoro!).

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