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Facebook, contrordine sui video violenti

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Facebook ha cancellato un video della decapitazione di una donna, dopo aver ricevuto numerose proteste dagli utenti e da David Cameron. L’azienda aveva annunciato  nei giorni scorsi l’autorizzazione alla pubblicazione di video macabri e violenti , dopo un iniziale divieto posto a maggio 2012. La società di Marck Zuckerbeg aveva deciso di anteporre un messaggio di allarme prima della visione dei video violenti . La decisione di autorizzare i video con scene sanguinarie e di decapitazioni era giustificata, secondo Facebook, dal fatto che ” le persone condividono questi eventi per condannarli” . L a misura era però stata duramente criticata dal premier britannico, che l’aveva bollata come ” irresponsabile “, e da alcune associazioni per la prevenzione dei suicidi. La cancellazione della decapitazione, avvenuta nelle scorse ore, è stata motivata da Facebook come uno sforzo “per combattere l’esaltazione della violenza”: “ abbiamo riesaminato dei recenti rapporti su alcuni contenuti grafici”, ha aggiunto l’azienda in un comunicato, “e abbiamo concluso che questo contenuto e’ improprio e glorifica la violenza in modo irresponsabile. Per queste ragioni, lo abbiamo rimosso”.

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