Tempi duri per la privacy degli iscritti a Facebook. Il social network sta sviluppando un’applicazione per smartphone che seguirà gli utenti nei loro spostamenti , avvisandoli della presenza di qualcuno dei contatti nelle vicinanze. Il software dovrebbe debuttare in primavera, anche se la compagnia americana non ha rilasciato commenti a riguardo. La nuova funzionalità chiama in causa la politica del sito sulla privacy : sembra che la app, una volta scaricata, funzionerà sempre e comunque, a prescindere dalla volontà dell’utente, che sarà quindi tallonato in ogni dove nel corso della giornata. Le informazioni verranno diffuse in maniera automatica, con geolocalizzazioni incrociate a quelle degli amici, così da creare vere e proprie mappe, con milioni di informazioni utili soprattutto per scopi pubblicitari. Ad aiutare Mark Zuckerberg & Co. dovrebbe essere Glancee, start up acquisita da Facebook dieci mesi or sono e specializzata in servizi di geolocalizzazione. Certo, i soggetti in causa ribadiscono l’affidabilità del sistema che, a loro dire, ha lo scopo di creare una comunità a stretto contatto con un trattamento sicuro dei dati raccolti. Il problema della riservatezza, tuttavia, rimane: se da una parte l’utente sceglie di scaricare l’applicazione, attivandone così i servizi, dall’altra l’impossibilità di spegnere temporaneamente la spia sulle mappe di Facebook crea qualche imbarazzo. L’occasione per il social network è ghiotta: nel 2012, la sua crescita in ambito mobile è stata portentosa (+57% del traffico) e nel prossimo futuro potrebbe andare sempre meglio, con aziende, negozi e servizi disposti a pagre fior di dollari per segnalazioni, pubblicità e partnership con le app mobili della società di Menlo Park. E’ bene però che l’utenza sia consapevole dei rischi per la privacy e tenga gli occhi bene aperti (e lo smartphone spento, ogni tanto).
Facebook tallona gli utenti con la app

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