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Fastweb emigra in Svizzera. Il Cda ha detto sì a Swisscom

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Il consiglio di amministrazione di Fastweb ha poco fa risposto positivamente all’offerta pubblica d’acquisto di Swisscom. L’operazione ha un valore di circa 3,7 miliardi di euro, 47 euro per azione e partirà il 22 marzo. La proposta di Swisscom è di 47 euro per azione con il titolo attualmente sospeso che venerdì aveva chiuso a quota 42 euro con un rialzo del 6.5% senza apparente motivo. Tanto che la Consob l’aveva messo sotto attenzione anche per il volume degli scambi che hanno interessato il 5,5% del capitale. Swisscom capitalizza 18 miliardi di euro e il bilancio dei primi nove mesi del 2006 indica un utile di poco inferiore agli 800 milioni. La linea della vendita è quella che il presidente Silvio Scaglia stava promuovendo da mesi, da quando aveva dato mandato a Deutsche Bank di trovargli qualcuno che comprasse il suo 18%. Nei giorni scorsi lo stesso Scaglia aveva fatto il frontaliero con la Svizzera dove stava evidentemente tessendo l’accordo con Swisscom. Swisscom finanzierà la transazione che comprende un eventuale rifinanziamento dei debiti correnti di Fastweb per circa 1,1 miliardi di euro con la vendita di al massimo 4,9 milioni di azioni proprie (treasury shares) che l’azienda aveva acquistato nel 2006. Una operazione finanziaria di rilievo, ma una resa per le imprese di telecomunicazioni italiane che una dopo l’altra stanno passando in mano straniera. Stando alle dichiarazioni ufficiali, con questa acquisizione la compagnia elvetica intende “perseguire una crescita nel core business e quindi aumentare il valore dell’azienda”. Fastweb apporterà  valore alla struttura tecnologica “determinante per l’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura di Swisscom, Fastweb detiene un vantaggio di 3-5 anni e sopravanza il settore con un ampio bagaglio di esperienze anche nel ramo d’importanza strategica delle applicazioni multimediali basate sulla banda larga, offrendo IPTV ai propri clienti già dal 2001; attraverso la prevista acquisizione di Fastweb, nei prossimi anni Swisscom potrà aumentare sensibilmente il proprio cash flow”. Fastweb è una società “in forte crescita con un free cash flow in continuo rialzo”. Grazie alla transazione, Swisscom prevede un incremento del fatturato e dell’Ebitda di circa un quinto nonchè un’ulteriore espansione negli anni successivi. Fastweb potrà quindi fornire “a breve termine un importante contributo al risultato aziendale di Swisscom”. “Non centralizzeremo nessuna funzione – assicura Schloter – e continueremo ad investire in Italia”. Una volta completata l’operazione Swisscom mettera’ fine alla sua politica di buyback, con l’eccezione dell’acquisto di azioni proprie da 500 milioni di franchi svizzeri in programma per il 2008. Successivamente la compagnia paghera’ i dividendi che ammonteranno a circa meta’ dei suoi utili netti. Swisscom inoltre rende noto che la scalata potrebbe far crescere di un quinto fatturato e profitti core. Swisscom continuerà pure in futuro a focalizzare le sue attività sul mercato interno. Anche dopo l’avvenuta acquisizione di Fastweb, la società “disporrà ancora di un sufficiente margine finanziario per poter affrontare le sfide nell’ambito del dinamico core business in Svizzera, in particolare in materia di garanzia del servizio universale su tutto il territorio nazionale e di ampliamento delle reti a banda larga”. Swisscom “punta sempre sul mercato interno, ma con la sua presenza sul mercato italiano estremamente attrattivo conseguirà un’ulteriore crescita”. La prevista acquisizione “procurerà quindi gli stessi vantaggi a tutti gli azionisti, i clienti e i collaboratori di Swisscom”. Di poco fa la notizia che il colosso britannico Vodafone e Sky Italia non hanno intenzione di acquistare azioni di Fastweb. Lo rivelano fonti vicine alla due compagnie, dopo che ieri alcuni analisti avevano suggerito la possibilità che le due società potessero avanzare offerte più alte da quella da 47 euro ad azione lanciata oggi da Swisscom.

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