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Festival del cinema di Roma: si infiamma polemica

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Il neo sindaco di Roma Gianni Alemanno, poco dopo la vittoria al ballottaggio, aveva espresso la volontà di rendere più ‘nazionale’ il festival del cinema che si tiene nella capitale, cercando di differenziarlo da quello internazionale di Venezia: tale dichiarazione ha sollevato polemiche e malcontento da più parti. Secondo le testate britanniche Sunday Times e Variety, la nuova amministrazione vorrebbe promuovere unicamente i film italiani a discapito della produzione straniera. Gli articoli mantengono alti i toni della polemica: il Sunaday Times scrive: “Il Duce di Roma congela le star americane” e definisce Alemanno ex fascista: “Il nuovo sindaco – secondo il giornale britannico – ha lanciato una campagna per promuovere il cinema italiano a spese di star di Hollywood come Nicole Kidman e Leonardo Di Caprio, che sono state messe su una lista nera”. Nella lista degli indesiderati comparirebbe anche George Clooney, italiano d’adozione, colpevole di aver elogiato pubblicamente il predecessore Walter Veltroni. Il Sunday ha sottolineato i precedenti integralisti del nuovo primo cittadino ricordando le vicende giudiziarie che lo avevano visto protagonista nel 1981 dopo un’aggressione a uno studente a colpi di mazza da baseball e gli otto mesi di carcere per una molotov lanciata contro l’ambasciata russa. Accuse queste ormai cadute ma che hanno comunque macchiato il passato del sindaco. Alemanno ha replicato senza entrare in polemica diretta con il giornale inglese: “ La festa non va abolita, va collegata alla produzione nazionale e io ho l’idea di collegarla al David di Donatello. Ma soprattutto non deve essere solo una passerella di star hollywoodiane, un fatto solo di immagine. Questo non interessa i romani e non interessa neanche la nostra produzione. L’eccessiva presenza di star non serve a nessuno” Altri importanti giornali americani che si occupano di spettacolo, il Variety e l’Hollywood Report si sono occupati del caso.

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