Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G e Linkem hanno fatto richiesta per la partecipazione all’asta delle frequenze per la telefonia mobile , istituita dal ministero per lo Sviluppo Economico. Non parteciperà, a differenza di quanto si era ipotizzato nei giorni scorsi, Poste Italiane. Le candidature verranno vagliate dagli organi competenti, che entro il 29 luglio comunicheranno i nomi degli ammessi all’asta. Le società dovranno poi presentare le proprie offerte entro trenta giorni dalla comunicazione Secondo quanto approvato con la Legge di Stabilità , il governo si attende un introito di almeno 2,4 miliardi dalla vendita delle frequenze liberate dalle tv locali e dal ministero della Difesa. L’introito minimo potrebbe però lievitare fino a 3,1 miliardi di euro qualora venissero vendute tutte le frequenze.
Frequenze all’asta, cinque partecipanti

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