Il mercato editoriale stenta e ormai da un quinquennio patisce senza soluzione di continuità la fuga degli investimenti pubblicitari. Il gruppo Grandi Autonomie e Libertà del Senato ha stilato un piano per il rilancio dell’informazione in Italia , che prevede il ripristino del credito agevolato alle aziende editoriali (fermo al 2003), incentivi per il rinnovamento tecnologico delle imprese, l’istituzione di un welfare attivo del lavoro giornalistico. “ E’ allarmante – afferma il vicepresidente vicario del gruppo Gal, Antonio Scavone – il quadro complessivo dei dati forniti dalla Fieg che denuncia negli ultimi 5 anni un calo di vendite in edicola del 27% per i quotidiano e del 29,4% per i periodici. E’ calato il numero di stabilimenti di stampa dei quotidiani e i primi dati disponibili inducono a ritenere che il 2013 farà registrare altri dati negativi”. Conseguenza di questa recessione generale del settore è innanzitutto la riorganizzazione dei grandi gruppi editoriali (come nel caso di Mondadori e Rcs), che hanno in programma licenziamenti e dismissioni. I livelli occupazionali tra i giornalisti sono scesi del 4,2% nel 2012, mentre tra i poligrafici il calo è stato del 6,7%. Per non dire del precariato ormai dominante nel settore e l’esaurimento dei fondi pubblici, che minano anche il futuro immediato della professione.
Gal prova a smuovere la politica sull’editoria

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