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GENTILONI ADOTTA IL SIC

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Il ministro delle Comunicazioni sembra aver ammorbidito i toni nei confronti dellaGasparri e del Sic: li cancellerà, come disse nel 2004, o apporterà solo delle modifiche?La legge Gasparri “cancella le norme antitrust sostituendole con i nuovi limiti del Sic che consentiranno al duopolio di crescere ulteriormente”. Queste sono le dichiarazioni che Paolo Gentiloni, neo ministro delle Comunicazioni, disse nel 2004 subito dopo l’approvazione della legge che introdusse il Sic, il Sistema integrato delle comunicazioni. Oggi però le dichiarazioni del ministro, se confrontate con quelle di due anni fa, appaiono essere più soft. Nei giorni scorsi Gentiloni, piuttosto che ribadire l’intenzione di abolire il Sic e la Gasparri, ha preferito concentrarsi sull’intesa raggiunta con l’Agcom per la creazione del database delle frequenze radiotv (vedi pag. 9). Il censimento delle frequenze è stato messo al centro della nuova politica di governo e sarà il punto di partenza per eventuali modifiche alla legge esistente. All’indomani della valutazione del Sic da parte dell’Agcom (vedi pag. 3), Gentiloni non ha parlato della sua abolizione ma di reintrodurre i tetti antitrust: “mentre la Gasparri ha abolito i limiti alla concentrazione diluendoli nel Sic, è necessario reintrodurli, per consentire di eliminare le barriere all’ingresso del mercato televisivo”. Che intenzioni ha il ministro? Introdurre i tetti antitrust significa eliminare il Sic o mantenerne la struttura con le modifiche riguardanti le frequenze? Un altro punto caldo sarà la Rai, considerata da Gentiloni nel 2005 “uno dei pochi giocattoli ancora a disposizione della politica”: accoglierà l’appello dell’Usigrai?

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