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Gli editori dicono no a Google

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Gli editori europei, riuniti nell’European Publishers Council non hanno accettato le proposte di Google, ma le hanno rigettate giudicandole inadeguate. Fra gli editori c’è anche la Fieg: chiedono di procedere con le multe se BigG non cambierà rotta. Ma Google non intende apportare modifich e, perché, come ha spiegato Amit Singhal, senior vice-presidente di Google, regole stringenti per correggere problemi di concorrenza “ frenerebbero i progressi compiuti nella ricerca online “, ostacolando l’innovazione e la trasformazione dell’industria. Google aveva già lanciato le sue proposte ad aprile: il pacchetto di concessioni comprende una chiara divisione fra i prodotti dell’ecosistema e la concorrenza, per evitare l’eventuale condanna di abuso di posizione dominante.  Gli editori chiedono di adottare uno Statement of objections, passo preliminare per il proseguimento dell’indagine europea dell’Antitrust. Voglio inoltre che Joaquin Almunia non blocchi, ma al contrario prosegua nella procedura di abuso di posizione dominante aperta contro Google in sede europea. Se non ottempererà alle richieste dell’Antitrust, rischia una multa fino al 10% del fatturato. Dunque, la sanzione potrebbe essere stratosferica: fino a 4 miliardi di dollari.

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