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Gli investitori britannici non capiscono i social network

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Una ricerca di Sapient Interactive rivela che il 41% degli investitori e degli analisti dichiara di non capire a pieno i social media, limitando così i propri investimenti (soprattutto pubblicitari) nel mercato specifico. Il 19% degli interpellati giustifica la propria diffidenza con il fatto che non ci sono chiari criteri di misurazione per il successo o meno degli investimenti nei social network, mentre un altro 17% dice che si è ancora in una fase di studio e sperimentazione del mezzo. Un’altra ragione della scarsa fiducia verso questo mercato è l’eccesso di informazione e possibilità (come dice il 14% del campione). Le riserve persistono, nonostante il 50% degli analisti creda che il 2009 sarà l’anno del social networking , forti anche del fatto che la metà degli intervistati ha lavorato a una campagna per/su Facebook et similia negli ultimi 6 mesi (campagne spesso legate al marketing o alla promozione tramite community online). “ I social network dovrebbero essere il sogno degli investitori – d ice Nigel Vaz, vice preseidente di Sapient Interactive – Il tempo speso su questi siti è in crescita, l’utenza è aumentata e maturata, ma c’è ancora molta confusione su come analisti e investitori abbraccino il mercato del social networking, se con campagne indipendenti o come un ramo delle campagne marketing ” Quel che è certo è l’utilizzo dei social network anche da parte degli scettici del mercato: nell’ultimo anno il 60% degli intervistati dalla ricerca ha aperto un account Flickr o Twitte r, o ha aperto un proprio blog. “ Crediamo stia tutto nel creare una social experience che personifichi il proprio brand – continua Nigel Vaz – Segmentazione e contenuto sono le chiavi. Se non si ragiona in questi termini, si fallisce ”

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