E’ scontro tra gli operatori internet alternativi e Agcom. Dopo che il presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò, ha magnificato l’operato settennale dell’ente per le comunicazioni, il cui Cda decade in questi giorni, i fornitori dei servizi web si sono sentiti in dovere di dare il loro punto di vista sulla questione. A detta di Fastweb e degli altri concorrenti, Agcom non avrebbe fatto altro che rafforzare la posizione di forza di Telecom Italia che, nonostante non sia più ufficialmente monopolista, detiene ancora il controllo assoluto su molti servizi. I gestori alternati devono tuttora pagare un canone all’ingrosso a Telecom per utilizzare la sua rete, e questo passaggio comporta un esborso che poi si riflette sulle tariffe applicate agli utenti. “L’effetto delle misure introdotte nei sette anni di operato dall’Agcom uscente – si legge in una nota di Fastweb, l’unico operatore uscito allo scoperto – è la rimonopolizzazione del mercato della telefonia fissa, visto che Telecom è l’incumbent con la quota di mercato maggiore in Europa nella larga banda, il 53% rispetto a una media europea del 45%” . In tale contesto l’Agcom ha aumentato tutti i prezzi di internet all’ingrosso , in controtendenza assoluta rispetto agli altri Paesi europei e alle posizioni comunitarie”. Un attacco frontale all’operato dell’Autorità guidata da Calabrò, accusata di essere braccio armato di Telecom e delle forze politche cui l’ex monopolista fa riferimento.
Gli operatori contro Agcom ‘monopolista del web’

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