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Google avvocato dei libri digitali

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Google difende il progetto Books e promuove la sua grande biblioteca digitale come un archivio della conoscenza umana in edizione 2.0. Questa, in sintesi, la posizione del colosso internet espressa lo scorso 4 febbraio al Dipartimento di Giustizia americano, che sta indagando sull’accordo tra BigG e gli autori a stelle e strisce. Nel corso del 2009, infatti, Authors Guild e la web company hanno firmato un’intesa per la trasposizione digitale di centinaia di migliaia di volumi. Il rischio è però quello di eludere le leggi vigenti sul diritto d’autore, oltre che quello di alimentare un monopolio nel settore. Secondo Mountain View, l’accordo non solo è legale, ma centrale nello sviluppo del grande spazio digitale che raccoglierà letteratura e saggistica e dovrebbe essere aperto a qualunque internauta. La compagnia californiana si (ri)propone dunque come filantropo all’era del web , sostenendo inoltre che il servizio Books non lede gli interessi delle librerie, e precisando di non aver mai interferito con i progetti di digitalizzazione dei libri portati avanti da altre società, Amazon su tutte.

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