A Google evidentemente non basta più aver sbaragliato la concorrenza sul nostro pianeta: il motore di ricerca per eccellenza ora guarda oltre e pensa addirittura di riportare l’essere umano sulla Luna. L’obiettivo è dichiarato su un post del blog della società che lancia un concorso per promuovere un’iniziativa privata che tenti l’avventura sul suolo lunare. “ Aziende private di tutto il mondo concorreranno per far atterrare sulla Luna una navicella-robot (rover) finanziata con mezzi privat i, in grado di completare i diversi obiettivi della missione, tra cui esplorare la superficie lunare per almeno 500 metri e inviare video, immagini e dati sulla Terra”, ha spiegato Google applicando inoltre alla luna il principio 2.0 tanto caro al suo settore di partenza: “Moon 2.0, la seconda fase dell’esplorazione lunare, non si limiterà a piantare bandierine e lasciare impronte umane sulla superficie: l’obiettivo stavolta e andare sulla Luna per rimanerci. La Luna è il trampolino di lancio verso il resto del sistema solare, oltre ad essere una fonte di soluzioni ad alcuni dei problemi ambientali più impellenti che si trova a dover affrontare oggi il nostro pianeta, ad esempio l’autonomia energetica e il cambiamento climatico”. La proposta è tutt’altro che poco concreta: il motore di ricerca per eccellenza ha stabilito cifre ben precise per chi si aggiudicherà il concorso: “ I 30 milioni di dollari complessivi della borsa sono suddivisi in un primo premio di 20 milioni, in un secondo premio di 5 milioni e in 5 milioni di premi in bonus” . Per vincere il primo premio, un team dovrà riuscire a far atterrare sulla Luna un’astronave finanziata con mezzi privati, a esplorarne la superficie per almeno 500 metri e a trasmettere sulla Terra uno specifico pacchetto di video, immagini e altri dati. Il primo premio avrà un importo di 20 milioni di dollari fino al 31 dicembre 2012, dopo di che scenderà a 15 milioni di dollari fino al 31 dicembre 2014. Bonus aggiuntivi in premi potranno inoltre essere assegnati in caso di completamento di obiettivi supplementari della missione. La missione, pensata in collaborazione con la X Price Foundation, avrà come obiettivi “la riserva naturale di materie prime” in quanto “il suolo lunare è costituito per oltre il 40% del suo peso da ossigeno, la stessa sostanza da cui è costituita per la maggior parte la massa del propellente dei razzi. Grazie al suo “pozzo di gravità” meno profondo, la Luna è il trampolino di lancio ideale per l’universo”. Secondo Google “la Luna può contribuire a salvare la Terra. Per più di 30 anni la Nasa e il Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti hanno sperimentato vari metodi per catturare l’abbondante energia solare pulita presente nello spazio per l’uso sulla Terra. Sebbene la tecnologia necessaria per realizzare questo processo sia ormai nota, gli elevati costi connessi al lancio di materiale al di fuori del profondo pozzo gravitazionale terrestre hanno impedito fino ad oggi l’implementazione di questi sistemi. Tuttavia, se si utilizzasse materiale lunare per la costruzione spaziale, sarebbe possibile fornire alla Terra energia pulita 24 ore su 24 senza biossido di carbonio e altri rischi per la biosfera”. Insomma, “la Luna può insegnarci qualcosa sul passato geologico della Terra”, “ci consente di osservare meglio lo spazio ” e “può rappresentare l’ambiente più ostile che dovremo affrontare nel prossimo futuro. Per esplorare e sopravvivere in questo ambiente saranno necessari progressi tecnologici non indifferenti. Molte di queste tecnologie potranno avere un uso pratico anche sulla Terra”
Google: dalla terra alla luna

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