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Google e il testamento digitale

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Cosa succede della vita digitale quando la si lascia, o per noia o per improvvisa e involontaria dipartita? Google ha deciso, per quel che riguarda i suoi servizi, di dare qualche certezza. Il motore di ricerca ha infatti introdotto uno strumento che permette di esprimere le proprie volontà per il futuro del nostro account . Tecnicamente si chiama  Gestione account inattivo , ma è evidente che funziona come una sorta di testamento . Permette, infatti, di esprimere ciò che si vuole fare con i propri dati ospitati sulla rete dopo la morte, o, più semplicemente , quando si decide di smettere di usare il proprio account per un lungo periodo di tempo.   “A molti di noi non piace pensare alla morte, in particolare la nostr a – ha scritto il product manager Andreas Tuerk in un post sul blog   di BigG  –  ma fare progetti per ciò che accade dopo che te ne sei andato è molto importante per le persone che si lasciano alle spalle. Così oggi, stiamo lanciando una nuova funzione che rende facile comunicare a Google ciò che si vuole fare con le risorse digitali quando si muore o non può più usare il proprio account”.  

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