Google è stato obbligato a rimuovere oltre 200 milioni di link che rimandavano a siti di file sharing illegali . Il dato, rivelato dallo stesso motore di ricerca come parte delle sue politiche di trasparenza, fa riferimento ai primi nove mesi del 2013. Case discografiche, produttori cinematografici e detentori di copyright di ogni tipo si rivolgono quasi quotidianamente alla compagnia americana per evitare che i loro contenuti vengano scambiati online in maniera illegale: così, entro la fine dell’anno, le pagine cancellate dai risultati di ricerca supereranno quota 250 milioni. Tra i siti più colpiti c’è indubbiamente FilesTube , che aggrega link di filesharing per categoria o argomento: sono state 7,6 milioni le sue pagine sparite dai risultati di ricerca di BigG. “I motori di ricerca hanno la responsabilità di fornire l’accesso a contenuti che infrangono la legge” , ha detto mesi fa il responsabile dell’authority britannica. Così, Google ha dovuto vestire i panni del poliziotto online.
Google fa pulizia (obbligata) dei link pirata

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