Alla conferenza internazionale sul World Wide Web di Pechino, due ingegneri di Google, numero uno della ricerca in rete, hanno presentato l’ultima trovata ideata dal colosso californiano: si tratta di VisualRank, il nuovo sistema di catalogazione applicato al materiale iconografico del web. Google si distingue dagli altri motori per il suo PageRank, grazie al quale cerca, ordina e segnala le informazioni testuali contenute nelle pagine. VisualRank rappresenta un ulteriore passo avanti in quanto permetterebbe la fusione tra le tecnologie di image recognition e quelle di valutazione dell’importanza dei collegamenti. L’organizzazione del materiale visivo è stata finora abbastanza sommaria: il motore, non essendo in grado di riconoscere le immagini, si basa sul testo che compare vicino, che è contenuto nell’Url, nel nome del file oppure sui metadati. In fase di sperimentazione, il sistema VisualRank ha prodotto ben l’83% in meno di immagini non rilevanti. “Vogliamo incorporare tutto ciò che è stato fatto finora nel campo della computer vision e integrare il tutto in una piattaforma web”, ha detto Shumeet Baluba, ricercatore senior di Google, che ha presentato VisualRank insieme al collega Yushi Jing. Gli esperti della compagnia stanno costruendo un complesso sistema di grafici reticolari, all’interno del quale il peso dei singoli nodi, cioè le singole pagine che ospitano immagini, è calcolato in base ad un fattore authority, che può essere applicato alle immagini valutate come le più rappresentative per una particolare query di ricerca. Il colosso del web ha comunque fatto sapere che il lavoro di ricerca si è concentrato, per il momento, sulle 2000 query più popolari del proprio motore, che comprendono parole come iPod, Xbox e Zune , e i risultati vengono proposti ordinati sia con l’usuale sistema di ranking di Google, sia che con il nuovo metodo.
Google inventa VisualRank: l’algoritmo per le immagini

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