In presentazione oggi alla California Academy of Sciences di San Francisco, la nuova versione del software Google Earth che svelerà i segreti degli abissi marini. Oltre a visualizzare le immagini delle mappe tridimensionali dei fondali marini, ovviamente ad alta definizione, gli utenti potranno anche accedere agli aggiornamenti sui cambiamenti climatici. Google Earth è stato, dal momento in cui è nato nel 2006, un grande successo con oltre 400 milioni di visite. La speranza è che Google Ocean possa avvicinarsi anche di poco a tale visibilità, che oltre a coinvolgere gli internauti comuni, interesserà anche molti ricercatori e studiosi, come ha dichiarato il professore di geofisica presso lo Scripps Intitution of Oceanograph dell’Università di San Diego, David Sandwell: “Questa è la cosa che mi eccita di più. Le persone sapranno che gran parte dei fondali marini sono inesplorati e Google ci darà una mano a conoscerli ”, mentre sulle previsioni riguardo all’intera mappatura degli abissi aggiunge: “ almeno 100 anni…Sarà un mezzo molto utile per condividere dati statistici sugli oceani. Per i miei studi sarà importante perchè mi permetterà di conoscere in maniera dettagliata la struttura tettonica globale dei fondali marini”.
Google Ocean si avventura negli abissi marini

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