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Google si difende: sperimentiamo tecnologie per bloccare i contenuti illegali

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Google risponde sul quotidiano la Repubblica alle accuse che hanno portato nel registro degli indagati della Procura di Milano due rappresentanti legali della filiale italiana. Stefano Hesse, responsabile delle pubbliche relazioni di Google assicura piena collaborazione con gli investigatori che ieri hanno anche perquisito la sede della società. “Siamo pronti a collaborare con tutti – afferma Hesse – e siamo dispiaciuti per quello che e’ successo. Stiamo sperimentando e continueremo a sperimentare tecnologie in grado di individuare  automaticamente i contenuti illegali. Ma non e’ un’impresa facile. Per fortuna ci siamo accorti che il filtro piu’ importante e’ il controllo della comunita’. Sono gli stessi utenti di Google che appena vedono qualcosa di anomalo provvedono a segnalarcelo”.

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