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Google Street View si allarga in Italia e sbarca in Gb

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Google Street View si allarga: da oggi, il numero delle località italiane visitabili virtualmente con l’applicazione del famoso motore di ricerca conta 14 nomi in più Il servizio, che aveva debuttato in Italia lo scorso autunno, causando polemiche riguardo la violazione della privacy, consente di visitare in tre dimensioni una serie di strade e piazze sulle mappe già indicizzate da Google Maps (http://maps.google.it). Oltre a Milano, Firenze, Roma e il Lago di Como, dice la nota pubblicata da Street View, è da oggi possibile esplorare via computer anche Udine, Genova, Torino, Parma, Bologna, Arezzo, Livorno, Perugia, Bari, L’Aquila, Napoli e la Costiera Amalfitana, Reggio Calabria, Catania e Cagliari . “ Lo avevamo promesso al momento del lancio di Street View in Italia lo scorso ottobre e ce lo hanno chiesto a gran voce un po’ da ogni parte d’Italia – spiega nel comunicato Giorgia Longoni, direttore marketing di Google per l’Italia – Siamo quindi molto felici di poter oggi estendere la copertura di Street View, mettendo a disposizione di sempre più persone, in Italia e all’estero, un servizio che permette di far conoscere ancora meglio il nostro Paese “. Il Garante per la sicurezza e la privacy dei cittadini sembra aver ceduto il passo alla tecnologia più intrusiva: le lamentele nostrane di fine 2008 avevano seguito le cause intentate negli Stati Uniti (dove Street View è arrivato a fine 2007), poi vinte da Google, e i procedimenti per limitare il servizio attuati in Giappone. Polemiche che non accennano a svanire, dopo che l’applicazione è stata lanciata in Gran Bretagna. Da questa mattina le strade di Londra sono visibili online. Le autorità d’oltremanica, dopo una attenta discussione (durata sei mesi) con la compagnia californiana, hanno ritenuto che le garanzie fornite dal servizio (oscuramento dei volti delle persone e delle targhe dei mezzi inquadrati) fossero sufficienti per renderlo a norma e sicuro. Non così la pensano alcuni utenti, che hanno già inoltrato una protesta formale. L’era del grande fratello virtuale, dalla presenza ben reale, è cominciata e si evolve senza sosta.

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