E’ apparso su Amazon per qualche ora e poi è subito sparito. Questo il breve destino di Social Circles , libro che spiega la genesi e lo sviluppo di Google+, il social network di Google lanciato due settimane or sono e già un successo planetario, con oltre 10 milioni di utenti iscritti e un grande appeal verso gli internauti. A scrivere la storia di Plus, quando ancora si chiamava Emerald Sea ed era uno dei molti progetti in lavorazione a Mountain View, è stato Paul Adams , all’epoca dipendente della compagnia californiana e oggi in forza a Facebook. Adams aveva inizialmente ottenuto l’appoggio dell’azienda, che aveva anche dato il beneplacito alla pubblicazione del libro, a patto che fosse reso pubblico dopo l’esordio di Google+, onde evitare speculazioni sul servizio. BigG ha anche vietato la diffusione di Social Circles sul suo nuovo network , apparentemente senza motivi specifici. Il libro contiene quasi solo ricerche condotte da terzi (università ed enti di mercato) sulla società di Mountain View e sulle sue attività social. Ma è probabile che la reazione stizzita e un po’ infantile di Google sia solo uno sgarbo nei confronti del nuovo datore di lavoro di Adams, Facebook, ora più che mai acerrimo rivale.
Google vieta il libro sui segreti di Plus

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