Un tam tam mediatico sui social network, assemblee permanenti alla Casa del Cinema, occupazione del tappeto rosso del Festival di Roma, che si apre il 28 ottobre. Queste le forme di protesta decise dal mondo del cinema italiano contro la politica del governo, che ha deciso una drastica riduzione dei fondi alla settima arte. Focolaio della mobilitazione è stata l’assemblea tenutasi lunedì 25 ottobre al Teatro Eliseo di Roma, cui hanno partecipato 800 rappresentanti di settore, appartenenti a ogni categoria, con la presenza dei sindacati Anica, Agis e Apt. “E’ un’occupazione – spiega Stefano Rulli, presidente del movimento 100autori – contro la violenza che si sta facendo al cinema con una politica miope e arrogante, e i tagli al Fus”
Governo sordo, il cinema in protesta

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