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Greenpeace con webcam in Amazzonia per denunciare deforestazione

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Attraverso un sofisticato sistema di webcam gli attivisti di Greenpeace hanno sfidato l’incendio della foresta amazzonica per documentare la devastazione provocata dagli incendi dolosi in corso. Con una telecamera posizionata a bordo di un aeroplano hanno trasmesso per una trentina di minuti. L’impresa era resa rischiosa sia dalla temperatura prodotta dal’incendio, sia dalla possibilità che gli autori degli incendi cercassero di bloccare la trasmissione degli ambientalisti.  Alcune immagini sono disponibili sui sito www.greenpeace.it “L’Amazzonia va in fumo e i governi sembrano ignorare questo disastro ambientale – commenta Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace – stiamo correndo questo rischio affinché con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso chi ha il potere di decidere adotti subito le giuste misure per proteggere il polmone verde del Pianeta” L’area più colpita dagli incendiari è la Foresta Nazionale di Jamanxim, 1,3 milioni di ettari di area protetta, creata per decreto presidenziale nel febbraio del 2006. In quest’area le uniche attività consentite dalla legge sono l’uso responsabile delle risorse naturali attraverso attività di gestione forestale sostenibile. Eppure nel solo mese di agosto sono stati registrati a Jamanxin 111 incendi di varia entità Tutti questi incendi sono dolosi e non sono di origine spontanea. Un tratto di foresta bruciata, infatti, diventa una superficie disponibile per l’allevamento bovino.

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