E’ scontro aperto tra Yandex, il più popolare motore di ricerca in Russia, e Google. Ilya Segalovich, gran capo del la compagnia asiatica, ha definito il gigante di Mountain View “una strana combinazione di sistemi aperti e sistemi chiusi” , accusandolo di escludere potenziali concorrenti dal mercato attraverso l’apertura limitata della piattaforma Android. Yandex (che in Russia raccoglie il 65% delle ricerche internet contro il 25% di Google) accusa BigG di competizione sleale . A dimostrazione di ciò ricorda la scelta automatica di Google come motore di ricerca per chiunque usi Chrome come browser mobile. In sostanza, Android sarebbe un sistema operativo impostato per favorire la filiera di programmi di Mountain View, dal browser (Chrome appunto) al motore di ricerca (Google in versione mobile), garantendo così utenze e introiti pubblicitari extra alla società americana. Tutto ciò mentre Google sponsorizza ai quattro venti la natura open source di Android , penalizzando invece dietro le quinte Yahoo!, Bing e lo stesso Yandex. “Android è in realtà un sistema semi-aperto”, ribadisce Segalovich, che prova così a indebolire l’immagine dell’avversario, troppo spesso identificato come il ‘volto buono’ della rete. Lo scontro è di ampie proporzioni e tocca anche argomenti vasti come la privacy e la sicurezza online: secondo Google, governi e istituzioni sono la minaccia principale per la libertà di internet, mentre Yandex riafferma il ruolo (a volte negativo) delle compagnie private, che limitano esse stesse accesso e mercato web. La guerra fredda degli anni Duemila si gioco su internet.
Guerra fredda tra Google e Yandex

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