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Homer Simpson pro Obama, critica il sistema delle votazioni

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Tra meno di un mese si saprà chi fra il repubblicano John McCain e il democratico Barak Obama ricoprirà il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America nei prossimi quattro anni. Fra i tanti vip che hanno sbandierato ai quattro venti la loro preferenza per l’uno o per l’altro candidato figura anche Homer Simpson. Il celebre cartone animato ha dedicato un’intera puntata alle presidenziali. Nell’episodio in questione, Homer cerca di votare per Barak Obama, ma la macchina non accetta la sua votazione , lui insiste ma l’apparecchio ha la meglio. Questa puntata andrà in onda negli Stati Uniti il 2 novembre . Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, l’episodio non è una presa di posizione degli autori o della produzione, ma u na critica alle macchine per le votazioni e una denuncia sulle irregolarità delle procedure elettorali, che nel 2000 costarono il seggio a Al Gore sconfitto per i soli 537 voti della Florida. Non è la prima volta che la serie si occupa di politica. Anche a Clinton era stato dedicato un episodio, Cittadino Kang , in cui veniva rapito assieme al Senatore Bob Dole dagli alieni Kang & Kodos durante la campagna elettorale del 1996. Compariva anche in un’altra occasione, in Due pessimi vicini di casa , titolo riferito alla coppia Bush che si era trasferita vicino alla famiglia Simpson, Clinton viene dichiarato Nemico Pubblico n° 1 dall’US News e dal World Report. Stasera negli Usa andrà in onda il secondo dibattito televisivo tra i due candidati, che si terrà a Nashville, in Tennesse. Obama è ancora in vantaggio su McCain , con un margine compreso tra i tre e gli otto punti percentuali. Secondo alcune indagini, il candidato democratico è in vantaggio tra gli elettori indipendenti (48 a 42 per cento) e tra le donne (51 a 42). Al senatore afroamericano vanno anche nove voti su dieci della comunità nera, buona parte di quelli degli ispanici, dei giovani, dei moderati e delle persone con un reddito inferiore a 50 mila dollari l’anno. McCain guida invece gli elettori maschi, i bianchi, gli anziani, i cattolici e quelli con un reddito annuo superiore ai 100 mila dollari. L’ultimo appoggio illustre a Obama è quello di Bruse Springsteen , che ha dichiarato pubblicamente che voterà per il senatore dell’Illinois. Springsteen scenderà in campo per battere il candidato repubblicano,  con un tour senza stop. Il cantante ha aggiunto: “Ho speso 35 anni della mia vita per raccontare al mondo gli Stati Uniti”

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