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Hyperloop, l’Italia già pronta per il via ai primi progetti

Velocità

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Le prime tratte del treno a levitazione magnetica ideato da Elon Musk, già attive negli Stati Uniti entro il 2030, cambieranno il modo di viaggiare: Milano e Roma saranno collegate in soli 30 minuti. 

La prima corsa di prova è stata condotta nel deserto del Nevada, vicino Las Vegas. Il treno del futuro di Elon Musk, ideatore del primo prototipo di Hyperloop One, sta diventando realtà attraverso lo sviluppo della Virgin, il gruppo fondato da Richard Branson. Il viaggio “test” a bordo del treno superveloce è stato compiuto lo scorso novembre con a bordo due passeggeri, i responsabili del progetto: è durato 15 secondi su una distanza di 500 metri. Il veicolo attraversa un tunnel di 3,3 metri di diametro, un tubo sottovuoto che consente di minimizzare l’attrito e aumentare la velocità di crociera.

Negli Stati Uniti d’America alcune tratte sono già state definite, come quella da Chicago a Pittsburgh. Altri collegamenti sono in fase di progettazione in India, mentre negli Emirati Arabi gli ingegneri sono al lavoro per collegare Abu Dhabi a Dubai in 12 minuti per l’Expo 2021 (ottobre).

E in Italia? La rivoluzione del trasporto è più vicina di quanto si possa immaginare. Premettendo che l’iniziativa è open source, Alchimia Spa è stata scelta da Virgin Hyperloop One come unico advisor per l’Italia. Alla guida della società, Paolo Barletta che è anche l’unico investitore europeo del progetto in cui per la parte di ingegnerizzazione delle capsule è coinvolta l’azienda Leonardo. Nel frattempo, a Bologna è stato aperto dall’advisor Silaw un dipartimento tecnologico dedicato al progetto da parte della startup Hyperloop Italia fondata dall’imprenditore Bibop Gresta.

Le previsioni parlano della realizzazione, dal 2030 circa, di tratte brevi come Milano-Malpensa o Roma-Fiumicino che saranno percorse in meno di due minuti e del grande sogno di collegare Milano e Roma in 30 minuti. Il progetto include inoltre un sistema di infrastrutture che da Torino portino a Venezia, con fermate intermedie, come lo stesso Barletta ha detto al Corriere della Sera.

 

di Valentina Colombo

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