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I Depeche Mode tornano in Italia in primavera

Martin Gore e Dave Gahan - Bologna, 16.7.23 ph. Daniela Faggion

Martin Gore e Dave Gahan - Bologna, 16.7.23 ph. Daniela Faggion

A Bologna, il 16 luglio, si sono chiuse le tre date estive, con un concerto travolgente. In attesa della nuova leg di primavera.

Non bastano certo due ore e mezza a riassumere il senso dell’amore, della vita e della morte. Eppure, nelle due ore e mezza di concerto che i Depeche Mode hanno regalato a Bologna il 16 luglio 2023 è stato come se il tempo continuamente si fermasse per poi dilatarsi e proiettarsi nel futuro, un po’ come accade quando si ama o quando si percepisce di vivere o morire. A dominare lo sfondo del palco per l’attuale tour della band c’è la grande M di Memento Mori (il nuovo album), ma a ben vedere anche di Mode, fuggevole e destinata a passare in quanto Depeche (alla francese anni Ottanta, oggi diremmo Fast Fashion).

Eppure, anche con il grande lutto per la morte del collega Andy Fletcher, Martin Gore e Dave Gahan a passare non ci pensano proprio e sul palco celebrano la vita e la musica nelle loro molteplici sfaccettature: talvolta mistica (nelle danze roteanti di Gahan, che mantiene l’equilibrio come un sorprendente derviscio impegnato nelle danze sufi), talaltra ammiccante e carnale (sempre nelle movenze di Gahan, che quando agita il bacino scuote sempre parecchi torpori), talaltra ancora sussurrata e confidenziale, quando a prendersi la scena è meritatamente Martin Gore.

Depeche Mode a Bologna, 16.7.2023 ph. Daniela Faggion

Depeche Mode a Bologna, 16.7.2023 ph. Daniela Faggion

La serata bolognese ha concluso un tour italiano fatto di notti bollenti da tutto esaurito (prima i DM erano stati a Roma, il 12/7, e a Milano, il 14) e ha lanciato ufficialmente la caccia al biglietto per le prossime tre date annunciate (sempre Live Nation) per la primavera 2024: il 23 marzo 2024 al Pala Alpitour di Torino, il 28 e il 30 al Mediolanum Forum di Milano. La scaletta probabilmente cambierà, vista la vicinanza con le tappe estive, il peso mutevole del nuovo disco, lo spazio più raccolto dei palazzetti e l’uscita del nuovo box set da collezione, il dodicesimo per la collana The 12″ Singles: “Sounds Of The Universe | The 12″ Singles”, sempre per Sony Music.

La stessa esperienza bolognese potrebbe convincere la band a qualche modifica, magari per valorizzare il calore del pubblico italiano che è arrivato a raccogliere e a diventare la voce dello stadio: alla fine di brani come Enjoy the Silence, ad esempio, quando l’energia che dal palco era stata trasferita al prato e agli spalti, è diventata un coro di migliaia di voci che sembrava non volersi fermare e, soprattutto, non voler lasciare andare i suoi idoli.

Scaletta dei Depeche Mode a Bologna, 16.7.2023 ph. Daniela Faggion

E invece, dopo due ore abbondanti e ventiquattro brani, i Depeche hanno detto arrivederci all’Italia e sono partiti alla volta delle altre città europee che li aspettano fino all’11 agosto a Oslo, dove il tour si ferma per riprendere negli Stati Uniti a settembre. La sensazione dell’evento da raccontare agli amici è rimasto appiccicato a tutti come il sudore della calda notte di luglio, anche ai bambini che qualche genitore ha voluto portare al cospetto di Doctor Gore e Mister Gahan. Perché non è mai troppo presto per ascoltare LA buona musica elettronica e perché, si vocifera nei blog, questo potrebbe essere l’ultimo tour e la leg primaverile l’ultima occasione per vedere i DM dal vivo. Verità o voce diffusa ad hoc per esaurire anche le prossime date, poco importa: nel dubbio, meglio esserci.

di Daniela Faggion
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