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I governi tengono d’occhio Twitter

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Aumenta il monitoraggio di Twitter da parte delle istituzioni governative di tutto il mondo , che non si limitano a vagliare i profili degli iscritti più interessanti per la vita pubblica dei Paesi, ma chiedono anche al sociel network informazioni sugli utenti. Le richieste di dati personali giunte a Twitter da parte dei governi nazionali sono aumentate del 46% nel primo semstre 2014, come dice il rapporto di transparenza pubblicato dalla società internet. In totale, le richieste sono state 2.058 tra gennaio e giugno, provenienti da 54 Stati: il 61% (1.257) dagli Usa, mentre l’Italia si è fermata a 10. Nello stesso periodo, la società ha ricevuto 432 domande per la rimozione di contenuti, da 31 Paesi.  Il report, giunto alla quinta edizione, è stato anticipato da un  incontro tra i responsabili del sito, Fbi e Dipartimento di giustizia americano : questi ultimi hanno spinto Twitter a migliorare l’efficienza nella risoluzione ai problemi (e ai quesiti governativi) per la sicurezza mondiale. Da parte sua, il social network ha chiesto la libertà di fornire informazioni sulle richieste dei governi a intervalli ravvicinati, così che gli utenti possano rendersi conto delle strategie di controllo delle istituzioni. Twitter ha fatto pressione su Washington per ottenere il permesso a divulgare le tipologie di richieste fatte dall’intelligence e dal Dipartimento di giustizia, individuando delle categorie chiave per offrire un rapporto più dettagliato e chiaro sulla questione. Le parti in causa non hanno trovato un accordo e il micro-blog si è detto “non soddisfatto” dell’incontro. L’amministrazione americana non ha però battuto ciglio.

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