Il giornalismo riscopre grazie al web il dialogo pro-attivo con i lettori. A conferma di ciò, l’iniziativa di The Guardian, che per decidere la nuova organizzazione del suo sito internet interpella direttamente gli utenti . Il quotidiano britannico, tra i più prestigiosi su piazza e tra i più seguiti anche online, con oltre 70 milioni di vitatori mensili, ha lanciato la piattaforma Next.guardian.com , versione beta della sua nuova edizione digitale dove tutti i navigatori possono visualizzare in anteprima le modifiche apportate al sito e dare la loro opinione in merito, espriemndo giudizi e suggerendo modifiche. “Il modo in cui stiamo creando il nuovo sito del Guardian è diverso da come altre volte abbiamo affrontato i nostri più grandi cambiamenti – ha detto Anthony Sullivan, direttore di Guardian.com – . In passato avremmo speso per questo progetto molto tempo, prima nel progettarlo e poi nel costruirlo. Qui vogliamo invece scoprire le opinioni e i suggerimenti dei nostri lettori prima di lanciarlo al mondo. Pensiamo infatti che il modo migliore sia quello di utilizzare i feedback da parte degli utenti più fedeli e coinvolgerli in tutte le fasi del progetto” . Una strada opposta rispetto a quella seguita da altri grandi giornali, come il Corriere della Sera , il cui restyling, svelato a inizio marzo dopo una lunga lavorazione segreta, ha lasciato perplessi molti utenti, insoddisfatti del risultato. The Guardian crede invece nell’ open journalism e intende coinvolgere i lettori su tutti gli aspetti della costruzione del nuovo prodotto, dalla scelta del font al layout delle notizie, per finire con i contenuti aggiuntivi. E la fedeltà degli internauti al suo portale ripaga lo sforzo del confronto continuo.
I lettori scelgono lo stile del nuovo Guardian

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