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I libri si vendono, solo al Salone di Torino

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Manca ancora qualche ora alla chiusura dell’edizione 2014 del Salone del libro di Torino, ma il successo della manifestazione è preannunciato dagli ottimi dati di vendita degli stand delle case editrici giunte nel capoluogo piemontese: i visitatori hanno acquistato il 50% di volumi rispetto all’anno precedente. Tutti i marchi più importanti hanno segnalato un’impennata dei libri venduti , denotando soddisfazione in un periodo comunque difficile per il settore: Rcs ha dichiarato di aver registrato un +35%, con La casa nel bosco dei fratelli Carofiglio a guidare la fila dei best seller; bene anche Bompiani, grazie a Illimitz di Susanna Tamaro. Mondadori si è attestata al +12%. Insomma, nel baillame del grande evento, il libro, soprattutto cartaceo, continua a far gola a tanti . Gli stessi, però, non sono clienti altrettanto assidui durante l’anno, mentre la gran parte dei cittadini italiani legge a mala pena un romanzo sotto l’ombrellone. Al di là della vitalità registrata tra il pubblico del Lingotto, all’editoria libraria nostrana serve un piano a medio termine per riorganizzarsi, affrontare finalmente la sfida digitale e promuovere la lettura non solo attraverso iniziative altisonanti. Nel frattempo, la case editrici possono almeno rimpinguare il portafogli grazie alla cinque giorni torinese.

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