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I renzini di Crozza per il sogno Pd

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di Giorgio Bellocci Un momento di assoluta grazia, una ispirazione divina: cosa sarà passato nella mente di Maurizio Crozza la mattina in cui sì è svegliato con l’idea dell’imitazione di Matteo Renzi? Quale celestiale folgorazione? Come quando Woody Allen ideò Zelig , Agatha Christie Assassinio sull’Oriente Express , Giorgio Manganelli Pinocchio una storia parallela , gli Yes l’apertura del live Yessongs con l’impressionante tappeto sonoro di Siberian Kathru. Nelle passate edizioni di Crozza nel paese delle meraviglie Renzi era semplicemente evocato dallo show man genovese senza camuffamento per l’imitazione, rappresentato come un bambino alle prese con i balocchi. Per la nuova stagione del programma (La7, venerdì ore 21,20) Crozza si è invece calato nella parte con una studiata iconografia di Renzi. Esattamente come fatto per le sue storiche e esilaranti imitazioni: Montezemolo, Briatore, Sacchi, Veltroni, Brunetta tra le più memorabili.  L’operazione Renzi ricorda molto quella messa in pista da Crozza all’epoca della corsa di Veltroni nelle elezioni che poi lo videro soccombere, sia pure con onore, a Berlusconi. Lì il “ma anche” veltroniano divenne un tormentone irresistibile; oggi i renzini che sotto forma di Baci Perugina il finto Renzi dispensa, con tanto di pensierini, aspirano a diventare un cult! Il cuore di Crozza batte a sinistra e tradisce un rimpianto verso l’epopea Berlinguer. Però il nostro, sia nel suo show, sia nei quadretti di Ballarò , non risparmia critiche neppure alla sinistra di Sel e dintorni (pensiamo alla feroce l’imitazione di Ingroia). Crozza sogna una svolta, che il cinefilo e cerchiobottista (dal suo punto di vista) Veltroni non seppe imprimere. Stai a vedere che invece con i renzini…

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