Avevano definito “berlusconizzazione” l’effetto del nuovo presidente della repubblica francese sui media e sono sempre più preoccupati i tre sindacati dei giornalisti, Snj, Cgt e Cfdt, per la libertà di stampa nel paese. “Non possiamo che auspicare una vigilanza dei 38mila giornalisti di tutte le forme di stampa affinché si oppongano pubblicamente a tutti i tentativi di sostituire il dovere d’informare con la volontà di essere accomodanti”, hanno affermato i sindacati. Snj, Cgt e Cfdt hanno chiesto un’informazione di qualità, specificando che per qualità si intende “onestà, completezza e pluralismo”. Ad alimentare la preoccupazione dei sindacati sono stati “gli avvenimenti recenti” che hanno messo in evidenza gli “stretti rapporti fra i proprietari dei media più influenti e Sarkozy”. I sindacati, che si augurano di incontrare il ministro della Cultura Christine Albanel, hanno reclamato anche un riconoscimento giuridico delle redazioni e l’adattamento della legislazione francese sulla protezione delle risorse alle normative europee.
I sindacati francesi non abbassano la guardia

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